Ghettizzazione Badante

La Ghettizzazione Delle Badanti

Quante volte vi sarà capitato di leggere che le badanti sono cattive, approfittatrici, truffaldine, furfantesche – ve lo diciamo noi: sempre! Basta aprire un giornale, o leggere le notizie sui notiziari online per vedere quanto disprezzo si annidi intorno a questa figura. Ma per di più, la cosa da tenere presente, è l’atteggiamento con cui vengono trattate: sembra non esistano.

Chi ricorda il nome e il cognome della badante che assiste il proprio caro? Nessuno! Perché la pronuncia del cognome “è troppo difficile” – eppure a dire questo sono professori che magari in classe non esitano due volte a citare Majakovskj, o Florenskj, o Dostojevskij: e questo perché sono pensatori e scrittori: per loro il cognome non è difficile.

Quello nei confronti delle badanti, anche delle badanti conviventi, è una vero e proprio “apartheid” – vediamo le caratteristiche e confrontiamole con quelle che vivono le badanti nelle nostre case. Per la prima volta il termine apartheid fu usato in accezione politica da Jan Smuts, militare afrikaner durante la seconda guerra boera (1899-1902) e poi politico sudafricano, Primo ministro del Sudafrica dal 1919 al 1924 e dal 1939 al 1948.

Nel 1917, convinto della superiorità razziale dei coloni provenienti dall’Olanda e dei loro discendenti, coniò il termine apartheid – che divenne un sistema di governo solo dopo la vittoria del Partito Nazionale nel 1948.

Nel 1949: Prohibition of Mixed Marriage Act, vietati i matrimoni fra bianchi e neri;
il Group Areas Act, 1950, rinforza la segregazione residenziale, dividendo le città in aree per bianchi e per neri. Migliaia di persone sono costrette ad abbandonare le proprie case, perché in un territorio definito white area;
la Prevention of Illegal Squatting Act, 1951: si introducono regole ancor più rigide per impedire la migrazione verso le città, si insediano check point e posti di blocco, nascono aree ai margini delle città destinate alla popolazione nera;
Nel 1983 viene votata una nuova costituzione che istituisce il Parlamento Tricamerale. Una Camera per i bianchi, una per i coloured, la terza per gli indiani.
I neri erano già privi del diritto di voto, e non hanno rappresentanza parlamentare.

Se ci pensiamo bene anche oggi vengono malvisti i matrimoni con le badanti, se non proibiti; ancora oggi le badanti vivono in modo “separato” rispetto a tutte le altre persone, se non in un rapporto simbiotico col badato; ancora oggi, una badante che arriva in città, è vista di cattivo occhio, e quasi non la si vorrebbe.
Insomma essere badanti, oggi, è molto difficile, e non solo perché è impossibile trovare un’armonia nell’ambiente che le circonda, ma anche perché l’atmosfera mediatica intorno alla badante, fa di tutto perché questa appaia in modo negativo.

AES DOMICILIO vuole dire un netto “No!” a questo, e mettere in guardia a queste nuove forme di apartheid che sono ben presenti tra noi.

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